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Le contraddizioni della società francese
-Francia, paese più ricco e popoloso d’Europa, soffre da un bilancio statale passivo. La monarchia non riesce a ottenere il consenso di alcun ceto sociale. Le opere degli intellettuali illuministi diffondo il desiderio di cambiamento.

Il re e i parlamenti
-Ogni riforma in Francia viene paralizzata dal conflitto tra il re e i parlamenti. Le istituzioni giudiziarie avevano solo un compito consultivo. I 13 parlamenti costituivano un gruppo di forte pressione, formato in gran parte dalla nobiltà di toga. Gli intellettuali vedevano in loro i paladini della libertà, anche perché gli stati generali non venivano convocati dal 1615.

L’inefficienza del sistema fiscale francese
-Il re per diminuire il bilancio passivo cerca di ridurre le immunità fiscali del clero e della nobiltà. Questo non fu possibile, ogni riforma sollevava molte proteste e il re finiva sempre per cedere. La Francia sembra irriformabile.


La Francia in fermento
-Luigi XVI per evitare la bancarotta cerca di imporre una nuova tassa sulla terra. Il parlamento di Parigi si rifiuta di registrare l’editto e il re esilia il parlamento. Luigi XVI fa marcia indietro e accetta la proposta di convocazione degli stati generali. In vista degli stati generali al sovrano vengono indirizzati circa 60'000 quaderni di lamentele.

Gli stati generali: voto per testa o voto per ordine?
- durante gli stati generali si discusse molto come bisognava votare, per testa o per ordine? Con il voto per ordine il terzo stato perdeva sempre. Dopo settimane di discussioni il terzo stato si autoproclamò assemblea nazionale. Il sovrano reagisce chiudendo il locale dove si riunivano. Loro si spostano nella sala di pallacorda, dove faranno il famoso giuramento della pallacorda. Presto a loro si uniranno anche il clero e la nobiltà e si autoproclameranno Assemblea nazionale costituente.

1789: la presa della Bastiglia e la rivolta contadina
-nel frattempo Luigi XVI fa affluire le truppe a Versailles e cerca una soluzione di forza contro l’assemblea. La folla però il 14 luglio 1789 libera i detenuti dalla prigione di Bastiglia. Gli insorti assumono il controllo della municipalità di Parigi e il re ritira le truppe. Anche le rivolte contadine si diffusero in molte regioni.


4 agosto 1789: l’abolizione delle feudalità
-la partecipazione dei contadini accelerò le cose, e il 4 agosto 1789 ci fu l’abolizione della feudalità ( delle corvees, delle decime, ecc).


La dichiarazione dei diritti
-ci fu anche la dichiarazione dei diritti che stabiliva l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e la separazione dei poteri con l’idea della sovranità popolare.



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