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La Federazione Russa è uno stato che si estende tra l'Europa e l'Asia.
Con una superficie di 17.075.200 chilometri quadrati è l'entità statale più grande del mondo. Confina con Norvegia, Finlandia, Estonia, Lettonia, Bielorussia, Lituania, Polonia, Ucraina, Georgia, Azerbaigian, Kazakistan, Cina, Mongolia e Corea del Nord. È bagnata a nord ovest dal mar Baltico, a Nord dal Mare Glaciale Artico, ad est dall'oceano Pacifico e a sud dal mar Nero e dal mar Caspio. Conta circa 142 milioni di abitanti. La capitale è Mosca.
Come principale successore dell'Unione Sovietica la Russia è ancora uno stato con una forte influenza politica, specialmente all'interno della CSI, che comprende tutti gli stati dell'ex Unione Sovietica tranne le tre repubbliche baltiche - Lettonia, Estonia e Lituania - e la Georgia.

Crollo del comunismo e nascita della Federazione Russa 
Alla fine degli anni ottanta, il leader sovietico Mikhail Gorbačëv introdusse delle riforme come la glasnost e la perestroika, ma queste misure non furono in grado di prevenire il collasso dell'Unione Sovietica, dopo un fallito colpo di stato militare nel 1991.
La RSFS Russa dichiarò la sua indipendenza il 24 agosto dello stesso anno, come Federazione Russa. In quanto principale erede dell'Unione Sovietica, ha da allora cercato di mantenere la sua influenza globale, ma è stata ostacolata da difficoltà economiche.

Politica 
La Federazione Russa è una democrazia federativa con un presidente, eletto direttamente per un mandato di quattro anni, che detiene un notevole potere esecutivo. Il presidente, che risiede al Cremlino, nomina le più alte cariche ufficiali dello stato, compreso il primo ministro, che deve essere approvato dalla Duma, la camera bassa del parlamento. Se la Duma respinge per tre volte la candidatura proposta, il presidente può decretarne lo scioglimento. La Duma può approvare una mozione di sfiducia al governo a maggioranza assoluta, ma il presidente può manifestare il suo dissenso; se la Duma approva entro tre mesi un'altra mozione di sfiducia, il presidente può optare tra l'accettazione delle dimissioni del governo e lo scioglimento dell'assemblea. Il presidente può far passare dei decreti, senza il consenso del parlamento; è il capo delle forze armate e del consiglio nazionale di sicurezza. I forti poteri di cui è titolare hanno determinato una definizione della forma di governo russa come "presidenzialistica".
La Russia ha un parlamento bicamerale. L'Assemblea Federativa consiste in una camera alta conosciuta come Consiglio Federativo composta da 178 delegati che prestano un servizio quadriennale (ognuna delle 89 suddivisioni amministrative ne nomina due), e in una camera bassa conosciuta, appunto, come Duma di Stato che comprende 450 deputati, anch'essi in carica per quattro anni. La nuova legge elettorale prevede la distribuzione dei seggi tra le liste che hanno superato su scala nazionale lo sbarramento del 7%.

Economia 
Più di un decennio dopo il collasso dell'Unione Sovietica nel 1992, la Russia sta ora tentando di sviluppare un'economia di mercato e di conseguire una crescita economica più consistente. Dopo il 1992, l'economia russa, in precedenza pianificata e controllata dalle autorità centrali, subì una severa contrazione per cinque anni, mentre governo e parlamento non riuscivano a porre in essere le necessarie riforme e l'antiquata struttura industriale del paese affrontava un serio declino.

Demografia 
La Russia è scarsamente popolata in rapporto alla sua enorme estensione; la densità della popolazione è maggiore nella parte europea della Russia, nella zona delle montagne degli Urali, e nella parte sud-orientale della Siberia. La Federazione Russa ospita molti differenti gruppi etnici e popolazioni indigene. Più dell'80% della popolazione è composta da Russi etnici, il resto comprende Baschiri, Ceceni, Ciuvasci, Cosacchi, Evenki, Tedeschi, Ingusci, Yupik, Ebrei, Calmucchi, Careliani, Coreani, Mordvini, Osseti, Taimyri, Tatari, Tuvani, Jakuti e molti altri.
La lingua russa è l'unica lingua ufficiale di stato, ma le singole repubbliche hanno spesso reso il loro linguaggio nativo co-ufficiale con il russo. 



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