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L'epoca e l'ambiente 

-  la vita di leopardi si svolge nell'epoca della restaurazione e dei moti insurrezionali degli anni 20 e 30 dell'800, che è l'età dell'affermazione del liberismo 

- in sistema degli stati europei, dopo gli sconvolgimenti portati dalla rivoluzione francese e dal tentativo egemonico della Francia napoleonica, viene ridefinito nelle complesse trattative del congresso di Vienna 
- in Italia il principio di legittimità, ossia la restituzione di ciascun territorio alla dinastia cui 'legittimamente' appartiene , accentua la frammentazione della penisola 
- il panorama culturale offerto dall'Europa della restaurazione è variegato per la presenza di diverse correnti politiche e ideologiche , espressione di interessi socio-economici 
- in generale si può affermare che negli anni successivi al congresso di Vienna il connotato culturale dominante è la presa di distanza dall'illuminismo, per i suoi esiti rivoluzionari 
- nonostante  il percorso di emancipazione che leopardi arrivato alla soglia dei 18 anni, intraprende rispetto al padre, Recanati esercita comunque su di lui un forte condizionamento, tanto da coltivare in lui un disperato desiderio di uscirne 
- la reclusione a Recanati nella biblioteca allestita dal padre, gli permette di conoscere e amare la civiltà antica, però gli impedisce di avere una esperienza delle cose moderne 
- leopardi conosce il suo tempo attraverso Recanati, e il giudizio fortemente negativo che esprime sulla città natale finisce per riverberarsi su tutta l'epoca moderna e sulle sue espressioni storiche e culturali 
- Recanati si presenta come un punto di osservazione privilegiato, non della storia, ma dell'uomo e della sua condizione psicologica, esistenziale e morale 
-i contemporanei criticano leopardi per l'atteggiamento di freddezza tenuto nei confronti del nascente movimento risorgimentale  
- leopardi non esprime fiducia nel risorgimento 
- egli è convinto che l'ordine naturale dell'universo neghi la felicità dell'individuo, non può pensare che sia in potere dell'uomo realizzare la felicità dei popoli 
- l'ironia di Leopardi investe soprattutto la meschinità della politica contemporanea 

La formazione culturale  

- precettori torres e stanchini 
- conclusione degli studi scolastici del figlio, 1812 
- molti progressi da autodidatta, soprattutto nell'apprendimento delle lingue, antiche e moderne 
- impara da solo : greco, ebraico, francese, inglese, spagnolo 
- dedica sette anni ad uno studio matto e disperatissimo 
- grazie alla perfetta conoscenza del e del latino, leopardi traduce e commenta mosco, omero, Orazio, Virgilio, Ovidio 
- la svolta essenziale e letteraria che si attua a partire dal 1816 con il passaggio dalla erudizione al bello e successivamente dalle lettere alla filosofia è accompagnata da alcune scoperte che si rivelano fondamentali per l'evoluzione del suo pensiero e del suo apprendistato poetico: la filosofia dei lumi attraverso le opere di Montesquieu e Rousseau, la nuova poesia italiana del rinnovamento 'civile' e del classicismo illuminato 
- gode di un sincero apprezzamento da parte di Pietro Giordani conosciuto per via epistolare 
- l'amicizia con giordani gli permette di stabilire contatti con il mondo della cultura, della ricerca e dell'editoria fuori da Recanati 




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