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La convenzione e la proclamazione della repubblica
La situazione militare intanto peggiorava. In questo clima di tensione si svolsero le elezioni per la Convenzione. Il 21 settembre essa deliberò l’abolizione della monarchia. La Francia divenne una repubblica.

Gli schieramenti all’interno della convenzione
Si formarono due schieramenti quello dei girondini ( di Brissot) e montagnardi. Entrambi gruppi erano di orientamento democratico e repubblicano. Alla base dello scontro c’era il modo in cui gestire la rivoluzione, in particolare i rapporti con il movimento sanculotto.

La radicalizzazione del movimento sanculotto
Le parole d’ordine dei sanculotti erano la lotta agli accaparratori e agli speculatori.
I girondini presero sempre più le distanze dall’estremismo sanculotto, i girondini erano contro ogni forma di controllo dei prezzi e dell’attività economica.


La crisi economica e militare
Nella primavera-estate del 1793 la Francia entra in una crisi profondissima. La paura che la Francia potesse esportare la sua rivoluzione indusse gli altri paesi a creare una coalizione antifrancese. L’armata francese fu travolta. Alle difficoltà militari si sommavano quelle economiche come il rialzo dei prezzi.


La guerra civile in Vandea
Nel marzo del 1793, scoppia un’insurrezione in Vandea. La rivolta dilagò fino ad arrivare alla creazione di un vero e proprio esercito controrivoluzionario. Alla base della rivolta c’era il sentimento religioso dei contadini vandeani, ferito dalla costituzione civile del clero, e la delusione per i risultati della rivoluzione. Nel 1793 l’esercito vandeano dominava un ampio territorio.


La rivoluzione e i contadini
La rivoluzione vide erodersi rapidamente il suo consenso nelle campagne. I contadini non volevano sentir parlare né di guerre né di leva obbligatoria.


I prodromi della dittatura giacobina
La convenzione cercò di riparare le cose con una serie di provvedimenti: con l’istituzione di un tribunale rivoluzionario per giudicare i “sospetti”, la fissazione di un prezzo massimo per cereali e farine e la creazione di un comitato di salute pubblica.
Nella primavera 1793 i termini girondino e traditore erano sempre più frequenti nelle piazze di Parigi.


La caduta dei girondini
Il 2 giugno 1793 una folla di 80'000 persone, circonda la Convenzione chiedendo l’arresto dei capi girondini. L’assemblea cede e circa una trentina di girondini vennero arrestati. Molti dipartimenti si ribellarono alla Convenzione.


La costituzione del 1793
Il potere era ormai nelle mani ai giacobini , ma la Francia, di cui essi presero il governo era un paese sull’orlo del collasso. Ci fu la costituzione dell’anno I, nella quale il potere legislativo veniva affidato a un’assemblea eletta annualmente con suffragio universale maschile.


I provvedimenti del Comitato di salute pubblica
Il centro del governo rivoluzionario era il comitato di salute pubblica, dominato da Robespierre . Il comitato esercitò di fatto una dittatura. Il governo rivoluzionario seguì una linea di forte controllo dell’economia. I decreti principali furono: la soppressione del riscatto dei diritti
feudali, la vendita in piccoli lotti dei beni degli emigrati, la pena di morte per accaparratori e speculatori e l’istituzione del maximum, cioè di un prezzo massimo per cereali , per tutte le merci e per i salari.


La leva obbligatoria
Fu decretata la leva obbligatoria accompagnata da un intensa opera di disciplina e di riorganizzazione delle armate. I ribelli delle guerra civile furono spenti con estrema durezza, e la Vandea fu messa a ferro e a fuoco.


Calendario e religione rivoluzionari
Venne adottato un nuovo calendario che cominciava dal 22 settembre 1792, laico e non religioso, senza domeniche e senza feste cristiane. Questa tendenza di laicizzazione fu seguita da un processo di scristianizzazione. La scristianizzazione fu bloccata da Robespierre e la convenzione confermò la libertà di culto per tutte le religioni.

Il terrore
A partire dall’estate 1793 cominciò la fase più drammatica e sanguinosa della rivoluzione, il Terrore. Gli strumenti fondamentali del terrore erano i tribunali rivoluzionari e la legge sui sospetti, che permetteva l’arresto, di chiunque fosse sospettato di tramare contro la rivoluzione o non facesse nulla per sostenerla. Il terrore fu presentato come una misura temporanea. La guerra civile fu soffocata e le sorti della guerra migliorarono, le armate della prima coalizione furono sconfitte. L’esercito francese riprese l’offensiva verso il Belgio. Il terrore in realtà divenne uno strumento di lotta politica. Robespierre colpì i gruppi politici alla sua sinistra e anche Danton venne giustiziato.


Il termidoro e la fine di Robespierre
Nel giugno 1794 il ritmo delle condanne e delle esecuzioni aumentò paurosamente. Nulla giustificava più la dittatura di Robespierre. Tra alcuni membri della Convenzione e del Comitato maturò la decisione di togliere dalla scena quello che agli occhi di tutti era un tiranno. Il 9 termidoro Robespierre e altri 20 montagnardi vennero arrestati e il giorno successivo ghigliottinati.



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